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Arriva l’Assegno Unico Universale

Ricordiamo che a partire dal prossimo primo gennaio sarà possibile presentare la domanda annuale per la nuova misura di sostegno alla genitorialità che riguarderà tutte le famiglie con figli dal settimo mese di gravidanza fino ai 21 anni di età, che entrerà in vigore dal primo marzo e che, da quella data, sostituirà alcune misure esistenti.

L’assegno potrà essere percepito dal primo marzo ma, essendo a domanda, l’importo verrà corrisposto solo a seguito della presentazione dell’apposita richiesta. La domanda si presenta tramite il sito dell’INPS (o tramite il Contact Center Integrato o un patronato) essendo in possesso delle credenziali SPID (o ancora con CIE o CNS) e della attestazione ISEE in corso di validità (nuovo ISEE 2022 riferito ai redditi del 2020). Per questo sarà necessario compilare anche per il 2022 la dichiarazione DSU, sempre tramite il medesimo sito INPS.

Se la domanda venisse presentata in ritardo sarà retroattiva, ma solo se presentata entro il 30 giugno 2022 sarà possibile ricevere gli arretrati da marzo a giugno.

L’assegno sarà “Unico” perché sostituirà e cumulerà in esso tutta una serie di misure preesistenti, quali l’Assegno Nucleo Familiare, le detrazioni per figlio a carico, il bonus mamma domani, il bonus bebè, con alcuni correttivi (dovrebbe restare il Bonus Nido mentre il bonus Renzi viene messo in detrazione).

L’assegno sarà “Universale” perché sarà una forma stabile di contributo cui avranno diritto tutte le famiglie interessate, a prescindere dal reddito, anche se il valore dell’assegno sarà inversamente proporzionale all’ISEE (e quindi anche suscettibile di variazioni di anno in anno).

L’importo mensile base dell’assegno starà all’interno di una forbice compresa tra 50€ e 175€ (massima se l’ISEE è sotto i 15.000 Euro) per ogni figlio. Sono però previsti correttivi per esempio per famiglie numerose, per figli con disabilità, per le “baby-mamme” (20 Euro/figlio), se entrambi i genitori lavorano (30 Euro/figlio) o se un figlio ha più di 18 anni.

Per ammortizzare l’effetto di cancellazione degli incentivi precedenti alla riforma, sono poi previsti altri correttivi, temporanei e che si ridurranno  gradualmente fino a scomparire, per il 2022 (3/3), per il 2023 (2/3), per il 2024 e per i primo due mesi del 2025 (1/3).

Trovate maggiori dettagli collegandovi direttamente ai link dei siti istituzionali quali:

https://famiglia.governo.it/it/politiche-e-attivita/contributi-economici/assegno-unico-e-universale-per-i-figli-a-carico/informativa/

https://www.inps.it/prestazioni-e-servizi/faq-domande-frequenti/assegno-unico

https://servizi2.inps.it/Servizi/CircMessStd/VisualizzaDoc.aspx?sVirtualUrl=/messaggi/Messaggio%20numero%204748%20del%2031-12-2021.htm#

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