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PARCO LU CANTARU

  • DURATA: 3 ore
  • LUNGHEZZA: 3,5 km circa
  • DOVE: Strada per L’Argentiera
  • ADATTO A: tutti

Caratteristiche

La Fattoria Lu Cantaru e il Parco si trovano a pochi chilometri da Sassari sulla Strada Provinciale 18 Sassari-Argentiera, in direzione Argentiera, dopo la frazione di La Corte e prima di quella di Palmadula.

L’ingresso è segnalato da un cartello. Luogo di storia e cultura, sport e benessere, il Parco Lu Cantaru è parte integrante dell’omonima Fattoria non molto distante.Si distende su 25 ettari di bosco, incorniciato dalla suggestiva parete rocciosa di scisto e quarzo, che insieme all’area di Monte Forte e alla Rocca della Bagassa, vanta la sua longevità di più antica formazione geologica della Sardegna, di circa 250 milioni di anni insieme alle terre del Sulcis Iglesiente.

Le sue rocce fanno trasparire volti antichi e profili di animali come il leone, il guardiano, l’elefantino e altri ancora.

Il sentiero principale porta ai piedi della grande roccia, dove una scala in legno conduce alla cascata, che prende vita nel periodo delle piogge. Lu Cantaru, infatti è un nome che deriva dallo spagnolo il cui significato è fonte, sorgente d’acqua. Continuando sulla stradina in continua salita, a sinistra si potrà intravedere una piccola cascata, che però è apprezzabile solo dopo piogge abbondanti. 

Seguendo i percorsi che si inerpicano dentro il bosco, ci si imbatte in uno dei rifugi più noti del famoso “bandito buono” Giovanni Tolu (1822 – 1896), nato a Florinas e datosi alla fuga dopo vicende amorose finite non troppo bene; cavalcava attraverso la Nurra quando era uno deiluoghi più impenetrabili dell’isola, prima dell’arrivo dei carbonai piemontesi.

Enrico Costa scrive la biografia di Tolu e la pubblica nel 1897: “Storia d’un bandito sardo narrata da lui medesimo”.

Giunti in cima, al Belvedere, il punto più alto con un dislivello di circa 200 mt, il panorama è molto suggestivo, da Castelsardo a nord est, sino a Capo Marragiu a sud, passando per “Insula Erculi” l’isola dell’Asinara, l’Argentiera e Capo Caccia.

Flora e Fauna:Prevalgono alti alberi di corbezzolo, l’erica, i lecci, il cisto, il lentischio e il mirto.La fauna nella parte boscosa e costituita da corvi, poiane, falco pellegrino e pernici, mentre la notte è possibile osservare barbagianni, civette, cinghiali, volpi, lepri e donnole. Circolano liberamente nel Parco-Fattoria cavalli, capre, pecore.
Disponibilità di parcheggio nelle vicinanze della località di destinazione (percorso): All’ingresso del Parco sono presenti 2 parcheggi per le automobili, dai quali si raggiunge il Parco a piedi percorrendo una breve distanza il sentierino che porterà a visitare un folto bosco di querce dove sono presenti zone pic nic.

Servizi offerti dal territorio nelle vicinanze: non sono presenti

Riferimenti CAI (in caso di richiesta accompagnamento nei percorsi o disponibilità di guide) possibilità di guida CAI.

Percorsi (studiati da intraprendere in autonomia) dal momento che è ben segnalato con cartelli e facilmente raggiungibile, è possibile anche intraprenderlo in autonomia.

Destinatari famiglie con figli 0 – 17 anni:Escursione adatta a tutti, famiglie con figli.

Durata del percorso: 3 ore, circa 5 km, qualche tratto in pendenza;

Fascia d’età: tutte le età, bambini e ragazzi.

Grado di difficoltà (passeggino, zainetto, manina) Questa escursione presenta facili percorsi lungo i sentieri del parco. La seconda parte del tracciato, quella che porta a raggiungere la parete rocciosa è la più complicata ma anche la più interessante, ma può essere evitata seguendo un percorso nel bosco in salita che porta al Belvedere.