Caratteristiche
Il complesso megalitico di Monte Baranta costituisce uno dei più straordinari esempi di insediamenti fortificati prenuragici, attribuibile all’età del Rame e più precisamente alla cultura di “Monte Claro” (2500-2200 a.C.)., Monte Baranta è costituito da un insediamento prenuragico caratterizzato e protetto da un recinto-torre, da una lunga e poderosa muraglia che racchiude un gruppo di capanne rettangolari, separandole da un’area sacra con menhir e circolo megalitico.
Il complesso di Monte Baranta è perfettamente caratterizzato nei suoi aspetti civili, militari e religiosi e sembra mostrare, più di ogni altro in Sardegna, il senso di insicurezza che spingeva le genti a stanziarsi su alture e ad integrare le difese naturali con poderose strutture megalitiche.
E’ uno dei più maestosi insediamenti del III millennio a.C. di tutto il Mediterraneo, testimonianza di tutti gli aspetti della vita comunitaria di cinquemila anni fa.
Come arrivare:
La Fortezza o Muraglia di Monte Baranta è disposta sull’altopiano trachitico di Padru Salari a m 152 s.l.m., a 2 km a Sud-Est del paese di Olmedo.
Lasciata Olmedo, sulla S.P. 19 in direzione di Alghero, al km. 1,100 si svolta a sinistra sulla Strada Monte Baranta, e si prosegue per km. 1,300 seguendo i cartelli direzionali. Ingresso segnalato solo in prossimità del sito.
Il Comune di Olmedo ha realizzato i primi interventi finalizzati alla ricostruzione dei sentieri di accesso in pietra locale e di manutenzione delle copiose essenze arboree e arbustive che contornano la muraglia e il recinto-torre. In tal modo si è ripristinato l’antico itinerario che, da un’ampia radura posta al limitare di Padru Salari, conduce a Monte Baranta attraverso una incantevole cornice di antichissime rocce e piante secolari che consente di scrutare dall’alto la verde distesa della Nurra e lo splendido orizzonte della Rada di Alghero.
Disponibilità parcheggio nelle vicinanze della località di destinazione (percorso)
Il percorso si sviluppa su un primo tratto di strada asfaltata, che si può agevolmente percorrere a piedi, lasciando la automobile nello spiazzo all’ingresso della strada. Se invece si volesse proseguire in macchina, si può trovare un altro parcheggio alla base del sentiero sterrato che sale verso l’altipiano. Seguendo il cartello si entra in un cancello e si segue il vecchio sentiero in leggera salita per circa 800 metri.
Flora e Fauna:
La zona è attraversata da diversi torrenti che formano il Rio Sassu. La vegetazione prevalente è costituita dalle foreste di lecci e sughere.Lentisco, corbezzolo, erica, ginepro, cisti e mirto compongono la macchia mediterranea, ma si trovano anche altre piante caratteristiche come la ginestra, l’euforbia, l’alloro, il caprifico, la palma nana, il carrubo, l’oleandro, l’olivastro e naturalmente l’olmo.
La fauna è particolarmente variegata: volpi, cinghiali, lepri e numerose specie di uccelli quali il falco grillaio, lo sparviero, la tordela e il grifone.
Servizi offerti nelle vicinanze: non sono previsti servizi
Una volta finita l’escursione, si può visitare la Casa delle Farfalle, poco più avanti sulla strada provinciale 19 in direzione di Alghero.
Riferimenti CAI: è possibile richiedere l’accompagnamento di guide CAI.
Durata del percorso: Una bella passeggiata di circa 3 ore
Percorsi (studiati da intraprendere in autonomia): Si può fare autonomamente, è ben segnalato
Destinatari famiglie con figli 0 – 17 anni: adatto a tutte le età
Fascia d’età: Escursione molto facile; passeggino – zainetto