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Ricette di Natale dalla Fattoria didattica e agriturismo Badde Cubas

  • Ricetta salata 

Nome natalizio: “Salsa a prova di Grinch

Nome vero: “Pesto di mirto

Ingredienti: 

40 g foglie di mirto – 20 g foglie di prezzemolo – 1 cucchiaio di noci sgusciate e 1 cucchiaio di mandorle pelate(il tipo di frutta secca può essere scelto a piacere) – metà bicchiere di olio d’oliva – metà bicchiere di olio evo –75 g di pecorino semi stagionato grattugiato (se non vi piace il sapore forte del pecorino, potete usare un formaggio grattugiato più delicato, perché già il sapore dato dalle foglie di mirto è deciso)– 3 spicchi d’aglio senza l’anima (parte centrale dello spicchio) – sale qb (ne basta poco, assaggiate e in caso aggiungete pian piano e secondo i vostri gusti) 

Oggetti: 

minimo 1 mortaio con 1 pestello (o frullatore in alternativa, anche se rende più veloce e meno divertente il momento della preparazione e bisogna anche stare più attenti) – 1 cucchiaio – 1 bicchiere (noi abbiamo usato uno in vetro di quelli per l’acqua) – 1tagliere – 1 coltello.

Preparazione: 

1) sciacquate, scolate e stendete le foglie di mirto e prezzemolo su un telo ben asciutto per farle asciugare, se è necessario tamponatele; 2) nel frattempo che le foglie si asciugano bene, pesate il formaggio, misurate la quantità di olio e di frutta secca, sbucciate gli spicchi d’aglio ricordando di togliere l’anima; 3) pestate nel mortaio le foglie con una pressione verso il basso e poi un movimento circolare prima stretto e poi sempre più largo, aggiungete un filo d’olio se necessario (solo un filo, non tutta la quantità). Aggiungete la frutta secca, l’aglio e un po’ del formaggio e continuate a pestare … dosate l’olio in base all’occorrenza, meglio aggiungerlo quando gli ingredienti son già ben tritati e amalgamati, insieme al resto del formaggio grattugiato, per ottenere una consistenza finale cremosa. 

Come utilizzarlo: 

Nella pasta risulta più forte di un normale pesto … un’idea più originale è condire con questo pesto del pesce o delle carni bianche, aggiungendolo in cottura o direttamente sul prodotto cotto come condimento al posto dei soliti olio e limone.

In foto un’idea della quantità che otterrete. Non è una quantità tale da doverla conservare in barattolo sterilizzato come si fa solitamente per le conserve, potete utilizzarla e conservare la rimanenza in frigo per 4 giorni, ideale in un contenitore ermetico.

Perché vi proponiamo questa ricetta?

Il mirto è una pianta aromatica simbolo della Sardegna, non difficile da coltivare e in certe zone cresce spontanea, quindi se non l’avete e vivete in Sardegna non è così difficile reperirla. Il pesto è uno dei tanti modi di sfruttarla e non richiede nemmeno, se si usa il mortaio, l’utilizzo dell’elettricità. 

Tutti i passaggi possono essere eseguiti dai bambini, i grandi e i più piccoli: ad esempio, chi ha le mani piccoline può togliere l’anima all’aglio; con l’aiuto di uno sgabello in cucina anche i più nanetti possono sciacquare le foglie nel lavandino … i più grandi possono aiutare a pesare con precisione e pestare efficacemente gli ingredienti. 

Vi possono aiutare in questa faccenda anche i vostri figli scettici sul Natale e gli adolescenti: l’adolescenza è un’età in cui solitamente un po’ tutti, chi più e chi meno, diventiamo i “Grinch” della famiglia, un po’ “scontrosi”… magari potete prenderli in giro e affidare loro il compito di preparare questa “Salsa a prova di Grinch”!

  • Ricetta dolce 

Nome natalizio: “Albero di Natale fantasia con finto cioccolato al profumo delicato d’autunno

Nome vero: “Crostata a forma di albero di natale, con crema pasticcera al melograno, palline di chicchi di melograno e corteccia d’uvetta sultanina”.

Ingredienti: 

  • Per la pasta frolla: 

1 bustina di vanillina – 400 g farina 00 o altra a vostra scelta + quantità di riserva che può servire quando si stende la pasta e si fanno le strisce dei bordi dell’albero – 200 g zucchero – 160 g burro a temperatura ambiente – succo di mezzo limone o intero – 2 tuorli se le uova son medie, 3 se son piccole (se si mette il succo di un intero limone, potrebbe servire meno tuorlo, quindi aggiungere i tuorli per ultimi e a poco a poco).

  • Per la crema pasticcera al melograno: 

2 tuorli – 4 cucchiai di zucchero – 2 cucchiai di farina – 250 ml di succo di melograno (si ottiene dai chicchi in vari modi: frullandoli e scolando il succo ottenuto/schiacciandoli nel passaverdure/passandoli nello schiaccia-patate). I melograni del nostro orto pesano ciascuno circa 400 g e da ognuno si ottengono circa 120 g di succo, quindi ne abbiamo usato quasi 2 e mezzo.

  • Per le palline dell’albero: chicchi di mezzo melograno circa.
  • Per la corteccia dell’albero: uva passa q.b.
  • Per la neve: zucchero a velo qb.
  • Oggetti: bilancia, recipiente capiente per impastare la frolla,pellicola, minimo 1 mattarello,forchetta per bucherellare pasta stesa poco prima di infornare, carta forno, leccarda forno su cui cuocere la crostata, frullatore e colino/schiaccia-patate/passaverdure per ottenere succo, 1 cucchiaio, frusta e pentolino per la crema, colino per zucchero a velo, vestiti vecchi o grembiuli da cucina perché il melograno macchia!

Preparazione: 

  1. Si inizia dalla pasta frolla al burro.

Prima cosa: pesare gli ingredienti.

Di seguito, in un recipiente capiente unire tutti gli ingredienti tranne il limone e le uova; meglio se il burro è tagliato a tocchetti piccoli. Amalgamare con le mani fino a che il burro non si sgretola completamente e solo allora unire il succo di limone. Impastare per qualche secondo affinché il succo di limone sia ben unito e solo allora aggiungere un tuorlo alla volta. Ad ogni tuorlo aggiunto impastare, così da valutare se son sufficienti 2 tuorli o se occorre il 3°.

Far riposare la pasta frolla 30 minuti coperta da pellicola in frigo. 

  1. In questi 30 minuti sbucciare i melograni, considerando anche il mezzo melograno che ci darà i chicchi per fare le palline, e preparare la crema pasticcera. In ordine nel pentolino, a fuoco ancora spento, mettere zucchero e uova e frullare manualmente con la frusta, unire poi la farina e continuare ad amalgamare con la frusta, poi unire il succo e cominciare a scaldare a fuoco lento, mescolando lentamente. Spegnere la crema appena comincia a essere cremosa, non deve arrivare a diventare gelatinosa o tipo budino. Fare raffreddare.
  2. Togliere la pasta frolla dal frigo e cominciare a lavorarla a piccoli pezzi con le mani che aiuteranno a scaldarla e renderla più morbida. Poi procedere con la forma. Per fare la crostata in foto è stata utilizzata la leccarda da forno per orientarsi sulla grandezza, lasciando liberi circa 5 cm di distanza dai bordi sotto e sopra e ai lati. Quasi metà della pasta frolla è servita per creare la stella e i bordi dell’albero così da farli più alti per contenere la crema. La frolla a forma di chioma di albero è stesa in modo da essere alta circa 1 cm o 1 cm e mezzo.

Prima di infornare la pasta nel forno preriscaldato a 170° in modalità “statico sopra e sotto”, bucherellare con una forchetta e mettere l’uvetta nella parte del tronco, schiacciandola delicatamente. 

(Nel frattempo la crema si sta raffreddando.)

Controllare ogni tanto la cottura della crostata, ma ci dovrebbe mettere circa 25 min. E’ pronta quando è dorata. 

  1. Se la crema si è freddata, metterla in frigo coperta, per aspettare che sia pronta anche la frolla. 

La crema si potrà aggiungere quando anche la pasta frolla sarà fredda.

  1. Prima di mettere crema e chicchi, creare le punte innevate dell’albero con una spolverata di zucchero a velo. Dopodiché, inserire con un cucchiaio la crema stando all’interno dei bordi dell’albero. Infine, aggiungere le palline.

Questa crostata è paragonabile a una crostata con crema pasticcera e frutta, quindi conservarla in frigo o in un luogo fresco senza fonti di riscaldamento, ben coperta per evitare che si rovini la consistenza, è la cosa migliore.

Perché vi proponiamo questa ricetta?

Amiamo le crostate e la pasta frolla è una delle preparazioni più adatte per sbizzarrirsi con la fantasia e creare forme sempre diverse e originali.

Abbiamo scelto di fare una crema pasticcera al melograno, insolita, per un sapore finale più fruttato. Il melograno è un frutto tipico di questa stagione e togliere i chicchi e ripulirli della pelle è un’ulteriore attività manuale. Inoltre, è strano come venga fuori una crema di colore del cioccolato. 

I bambini si potranno divertire a chiedere agli ospiti che assaggeranno la crostata: “indovina di cosa è fatta la crema? È difficile, non ci arriverai mai”!

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